30.07.24

Il Teatro Borsoni è architettura del mese per Italian-Architects.com

Riportiamo qui l’intervista a cura di PPAN sul Teatro Borsoni, selezionato come architettura del mese da Italian-Architects.com. Leggi l’intero l’articolo: Italian-Architects.com

 

Come avete vinto questa commessa? È stata per esempio frutto di una gara, o di un concorso a inviti?

È stato un incarico dell’Amministrazione comunale a Brescia Infrastrutture s.r.l., concessionario delle opere pubbliche. L’architetto Botticini è il vincitore della gara di consulenza per tutti i progetti “Oltre la strada” ed ha seguito in particolare quello del teatro. Arw è stata successivamente incaricata direttamente della direzione artistica dei lavori.

Ci può descrivere il progetto?

Il Teatro Borsoni si pone come tassello centrale dei diversi interventi di riqualificazione urbana dell’area di via Milano. Si caratterizza come un parallelepipedo dalle mura ciclopiche sovrastato dalla torre scenica, emblema della nuova identità comunitaria dell’area. All’esterno dallo stile rough si contrappone un interno di legno finalizzato al controllo acustico in coerenza al colore grigio scuro della copertura che accoglie nelle sale degli spettacoli.

Quali sono state le ispirazioni e le idee che hanno influenzato la progettazione dell’edificio?

Fonte di ispirazione per il progetto sono stati il contesto post-industriale e l’idea di un’architettura che guardasse al Rinascimento inteso come idea di architettura civile ed urbana. Via Milano ha una storia densa di architetture importanti, come il cimitero neoclassico del Vantini e l’industria Caffaro, in stile neoromanico. Il teatro si pone così come ulteriore elemento di urbanità.

In che modo il design risponde alle caratteristiche uniche del sito?

Un sito abbandonato vede la collocazione di un edificio fortemente iconico per reagire al degrado fisico e sociale. Dal punto di vista insediativo, il volume arretra dal filo stradale definendo una piccola piazza sia sul fronte che sul lato ovest verso l’abitato. Così il nuovo spazio pubblico diventa elemento centrale della riqualificazione contestuale.

Qual è stato l’iter progettuale e ci sono state modifiche dal design iniziale alla realizzazione dell’edificio?

L’iter è stato quello tipico di una opera pubblica (sette anni tra progetto e realizzazione). La fase di direzione artistica ha visto l’approfondimento e la revisione di molti dettagli.

Il progetto è stato in qualche modo influenzato dalle nuove tendenze in termini di risparmio energetico, costruzione o design?

Idea fondativa è quella della costruzione off-site e di reversibilità in termini di Lca (Life-cycle assessment) e di rispetto dei CAM.

Quali prodotti o materiali hanno contribuito al successo dell’edificio completato?

Realizzare un progetto oggi significa ibridare tecniche avanzate off-site, sistemi standard che offre il mercato e dettagli artigianali in fase di progettazione. Integrare queste componenti è la complessità da risolvere per rispettare budget non elevati. L’esito complessivo a cantiere sostanzialmente terminato è stato più che buono. Centrale è stato il ruolo di organizzazione e qualità da parte dell’impresa.

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